Pareti, muri, spazi in condivisione, luce naturale: ecco alcuni aspetti da tenere in considerazione quando si deve posizionare la scrivania in ufficio
Organizzare correttamente lo spazio all’interno degli uffici, posizionando scrivanie, sedie, armadietti e tutto il resto del mobilio è un lavoro complicato. Bisogna tenere in considerazione diverse esigenze: in primis quelle del lavoratore che deve avere i suoi spazi e non sentirsi chiuso all’interno della stanza, ma anche dell’azienda, che deve organizzare lo spazio e far in modo che non ci sia nessuno spreco. Quando si deve organizzare la disposizione dell’ufficio, uno degli elementi più importanti è la scrivania. Il motivo è molto semplice: tra gli arredi che compongono un ufficio è tra i più numerosi (ogni dipendente ne deve avere almeno una) e anche tra quelli che occupano maggiore spazio.
Come posizionare una scrivania in ufficio? Come collocarla all’interno di un open space o di un coworking? La maggior parte delle aziende sta vivendo una trasformazione, passando da un modello organizzativo classico a uno ibrido con dipendenti che lavorano saltuariamente da casa o in ufficio. Per questo motivo posizionare una scrivania nel giusto posto è molto importante: crea maggior affiatamento nel team di lavoro, migliorando sia la qualità del lavoro sia la produttività. Non commettere errori quando si riorganizza lo spazio lavorativo permette di avere vantaggi notevoli. Ecco alcuni consigli su come migliorare la disposizione dell’ufficio.
Non posizionare la scrivania di fronte al muro
Uno dei più grandi errori che si può commettere quando si organizza lo spazio in ufficio è posizionare una scrivania a muro. I motivi sono diversi: in primis non è ergonomica per le esigenze di un lavoratore: si limita lo spazio di movimento e non gli si dà la possibilità di interagire con gli altri colleghi. Esattamente l’opposto di quello che cerca un’azienda in un ufficio operativo.
Inoltre, limita anche la produttività e l’inventiva del dipendente. Vedere davanti ai propri occhi un muro bianco aumenta il senso di claustrofobia e di chiusura. Con ripercussioni importanti anche sulla qualità del lavoro svolto. Se non si hanno alternative, il consiglio è di rendere la parete attrattiva con quadri, scritte e magari con una tonalità di colore differente dal bianco (palette sul giallo o sul crema).
L’unico caso in cui è consigliabile posizionare una scrivania a muro è quando si ha bisogno di tranquillità e concentrazione per consegnare un progetto importante.
L’importanza dei punti luce
Una scrivania posizionata in un punto dell’ufficio con una scarsa illuminazione crea solamente problemi. Dover far affidamento per tutta la giornata sulla luce artificiale può offuscare la vista, aumentare il senso di stanchezza e di spossatezza. La scelta ideale è posizionare la scrivania da ufficio vicino a una fonte di luce naturale, quindi una finestra o una porta, con la luce che arriva perpendicolarmente, in modo che non rifletta sul monitor.
Per la luce artificiale è preferibile una lampada fluorescente con una tonalità di colore tra il bianco e il blu. La luce deve essere uniforme in tutta la stanza, in modo da non creare problemi alla vista. Per trovare la giusta tonalità del colore della lampadina, optate per un modello smart che permette di impostare le varie sfumature di bianco tramite l’app dello smartphone.
Non dare le spalle alla porta
Altro errore che si commette spesso è quello di posizionare la scrivania con la porta alle spalle. Una disposizione completamente errata per diversi motivi. In primis è fonte di distrazione: ogni volta che qualcuno entra nella stanza si viene interrotti e si perde la concentrazione. Inoltre, non si ha la giusta privacy: qualsiasi persona può controllare cosa sta facendo il lavoratore oppure spiare segreti aziendali.
La posizione migliore per una scrivania in un ufficio operativo è di fronte la porta, in modo da non essere disturbati ogni volta che qualcuno entra, oppure perpendicolare alla finestra, con il lato corto rivolto verso la fonte di luce. Queste soluzioni, oltre a essere le migliori, permettono anche di organizzare al meglio la disposizione dell’ufficio. Ogni dipendente ha i suoi spazi e può interagire al meglio con i colleghi.
Come disporre le scrivanie in ufficio
Ogni scrivania deve avere una distanza minima dall’altra, anche all’interno degli open space e dei coworking. Uno spazio di 40-60 centimetri l’una dall’altra è il minimo per dare a ogni dipendente la sua privacy, ma anche la possibilità di muoversi senza troppe ristrettezze. Inoltre, bisogna tenere in considerazione la posizione di porte e finestre: l’ideale è avere la luce naturale perpendicolare alla scrivania in modo da essere ben illuminata.
Perché è importante posizionare correttamente la scrivania in ufficio
Un ufficio correttamente arredato assicura il giusto benessere e la giusta sicurezza a tutti coloro che lo vivono ogni giorno. Posizionare le scrivanie in modo che i dipendenti possano collaborare, ma allo stesso tempo avere il giusto spazio per concentrarsi migliora il benessere nell’ufficio, la produttività e anche la sicurezza. Avere degli uffici operativi con stazioni multitasking tutte vicine tra di loro è un problema anche per la sicurezza a causa della poco mobilità garantita ai lavoratori. Organizzare un ufficio nell’ottica della flessibilità degli spazi e delle scrivanie che possono adattarsi alle diverse soluzioni è la soluzione migliore.